da "Il Resto del Carlino" del 4 gennaio 2012
LETTERE DAL CARCERE DI GRAMSCI E FOA
La storia dell'Unità d'Italia raccontata attraverso le lettere struggenti scritte dal carcere dai condannati a morte, tra cui Gramsci, Foa, Settembrini e molti altri. Ilaria Traditi
CONCORSO indetto per:
b) la migliore FRASE BREVE di 6 – 8 parole.
la “prima” dello spettacolo si terrà al Teatro Pergolesi il 14 gennaio 2012
Concorso per la migliore recensione e la migliore frase breve “PAROLEPOTERE” ***
La migliore recensione:
“Un urlo di rabbia è il manifesto di questo spettacolo: l’urlo dei vinti. Un urlo che più volte abbiamo represso. Un urlo di rabbia. Non devastante, pericolosa. Rabbia costruttiva, che fa venire voglia di cambiare le cose. C’è gente che c’è morta per cambiare le cose e questo spettacolo ce ne riporta le parole dure, veritiere. Gente che sta per morire e lasciare tutto ciò che ha amato, ma parla di speranza. Quei vinti non sono nient’altro che i vincitori, perché hanno saputo tramutare la loro rabbia in speranza e la speranza in realtà. E dopo anni, una sfilza di sconfitte e sconfitti, la vittoria vera: la libertà. Libertà, assenza di schiavitù da tutto, anche da se stessi, è avere la possibilità di esprimere appieno il nostro essere umani conservando la dignità che da esso deriva. Dignità che, come ci insegna lo spettacolo con sketch, musica leggera e piacevole, ma anche parole “potenti”, sta nel non farci mettere in catene, fisicamente e intellettualmente, da una sistema che, anche oggi, ci vuole ridurre a un puntino invisibile tra la massa, a uomini con braccia per produrre e portare soldi, ma senza testa per distinguere ciò che è giusto da ciò che non lo è. “ *** La recensione menzionata: “ Una mareggiata improvvisa di idee, storia, politica, cultura mi è venuta contro con la forza di un gigantesco schiaffone che ti sveglia dal solito torpore quotidiano; proprio come quel petardo che a metà spettacolo ha fatto sobbalzare tutto il teatro. Penso siano queste le parole per descrivere al meglio lo spettacolo ideato dal Centro Piero Calamandrei e sviluppato dal giovane regista Simone Guerro. “Parolepotere”, una vitale e pungente rappresentazione di una realtà che tutti i giorni andiamo ad affrontare: lo scontro generazionale tra noi giovani e i nostri “anziani”. Uno scontro che non si è banalmente fermato alla differenza d’età; è andato oltre, ha analizzato una generazione d’altri tempi che, se da una parte ha potuto sviluppare le proprie potenzialità durante un periodo economico molto favorevole, (cui va la colpa di aver designato il denaro come obiettivo della vita dell’uomo, piuttosto che come strumento), è anche stata capace di avviare un lento e costante processo di intorpidimento per ciò che concerne il grande passato e gli imponenti temi civili dai cui sono scaturiti. Oggi i nostri genitori, gli Onafifetti, sono solamente in grado di canticchiare qualche brano che recupera le memorie dei grandi uomini (narrati dalla drammaturgia martellante del regista), senza neanche accorgersi della disperazione che regna in una gioventù (Chiara Caimmi) incapace di muovere i primi passi verso la realizzazione della propria esistenza. “ ***
Il premio per la migliore frase breve non è stato assegnato
da "Vivere Senigallia" del 18 gennaio 2012Corinaldo: al teatro Goldoni l'anteprima di 'Parolepotere'
A Corinaldo, teatro Goldoni, la prima di Parolepotere, la pièce ideata da Gian Franco Berti, che sarà rappresentata poi a Jesi, Maiolati, Sirolo. Un secolo e mezzo di storia dei vinti è il sottotitolo di una controstoria tentata sul palcoscenico da un gruppo di animosi interpreti, quali la giovane Chiara Caimmi ed i collaudati Onafifetti (Giovanni Filosa, Piergiorgio Memè e Mario Sardella). Fabio Ciceroni
dalla "Voce della Vallesina" del 14 gennaio 2012
da "Il Resto del Carlino" del 13 gennaio 2012
dal "Corriere Adriatico" del 12 gennaio 2012
Domani al Goldoni l’anteprima nazionale di “Parolepotere” Sul palco le storie dei vinti Ecco l’altra faccia dell’Unità
Corinaldo - Chi l'ha visto alla prova generale di Sirolo, il giorno dell'Epifania, ha scritto di “altra faccia dell'Unità”, di attori 'straordinari'. Stiamo parlando di "Parolepotere - un secolo e mezzo di storia di vinti”, che va in scena in anteprima nazionale domani, alle 21 e 15, al Teatro Goldoni di Corinaldo, presente un figlio illustre di queste contrade, l'Ambasciatore Luigi Vittorio Ferraris, con il patrocinio del Comune di Corinaldo e il sostegno di BoxMarche. Comincia con 'I Malavoglia' di Verga. Finisce con “Il sarto di Ulm” di Brecht. In mezzo tanti 'vinti' che sono stati i vincitori con le loro idee e i loro ideali. E fin qui siamo ancora nel filone celebrativo del 150esimo dell'unità d'Italia. E invece “Parolepotere” è un lavoro contro la retorica dei 150 anni,contro il buonismo di facciata, contro il conformismo dell'indignazione. Nata da un'idea di Gian Franco Berti, presidente del Centro Studi Piero Calamandri di Jesi che l'ha prodotta, questa pièce teatrale,firmata e diretta da Simone Guerro, è un lavoro sullo sdoppiamento spiazzante, che mentre esalta l'intransigenza i valori la storia, racconta l'isolamento e la disperazione di una giovane ragazza di oggi, con i problemi di oggi, che si scontra contro la meschina allegria e la nostalgia autoreferenziale di un gruppo di vecchi. Questi ricordano, raccontano, protestano, celebrando se stessi senza aver mai combattuto; e intanto ignorano la sofferenza che è sotto i loro occhi,la ragazza reclusa nella sua stanza senza pareti.
da "il Messaggero" del 10 gennaio 2012
dal "Corriere Adriatico" del 10 gennaio 2012
Al Pergolesi gli Onafifetti e un gruppo di giovani artisti rileggono 150 anni di storia dei vinti ParolePotere, uno spettacolo contro la solita retorica
Jesi - Il sindaco Fabiano Belcecchi “non voleva finire il mandato con questo rimorso”. Con queste parole in un biglietto, ha assicurato la sua presenza al Teatro Pergolesi sabato alle 21 per lo spettacolo “ParolePotere”. E si è cavato d’impaccio con il presidente del Centro studi Piero Calamandrei di Jesi Gian Franco Berti, eludendo le sue “insistenze” di personaggio a volte sopra le righe, ma capace di unire sul filo della memoria storica generazioni vecchie e nuove. “ParolePotere” è l’esempio concreto di come Berti abbia saputo dare l’input giusto a un gruppo di comprovati artisti e professionisti, regalando alla città una rilettura moderna di un secolo e mezzo di storia di vinti. In scena i poli opposti dell’isolamento di una giovane donna che è la performer Chiara Caimmi, e la patetica allegria di un gruppo di anziani che pascolano e cantano canzoni di protesta celebrando se stessi senza aver mai combattuto (e qui vedremo, per la prima volta dopo 44 anni di carriera, inediti e seri gli Onafifetti). Direttore d’orchestra di questa affascinante drammaturgia, il giovane regista Simone Guerro su scenografie di Ilaria Sebastianelli. “Uno spettacolo che mette in comunicazione artisti collaudati come Giovanni Filosa, Mario Sardella e Piergiorgio Memè, gli Onafifetti con i tre giovani talenti Guerro, Caimmi, Sebastianelli”, spiega l’assessore alla Cultura Leonardo Lasca. “Uno spettacolo contro l’indignazione, per l’intransigenza; contro la retorica dei 150 anni, contro il buonismo di facciata, per i valori”, aggiunge Berti, che ha presentato l’evento insieme al consigliere Enrico Filonzi e che ha invitato gli studenti delle superiori a partecipare al concorso per la migliore recensione. Repliche dello spettacolo: venerdì a Corinaldo, il 5 febbraio a Maiolati, poi a Biella, Montecarotto, Cuneo. Parterre di ospiti per sabato: Franco Contorbia (università di Genova), l’onorevole Luciana Castellina, l’ex direttore del Manifesto Valentino Parlato, il professor Angelo D’Orsi e un membro del comitato del Nobel.
da "Il Resto del Carlino - Ancona Spettacoli" del 10 gennaio 2012
"Parolepotere”, due generazioni faccia a faccia Jesi - “Noi tutti dobbiamo rifare, dalle case alle ferrovie, dai porti alle centrali elettriche, dall’industria ai campi di grano. Ma soprattutto, vedere, dobbiamo dare noi stessi. E’ la premessa per tutto il resto”. Le parole di un martire della resistenza, Giacomo Ulivi apriranno lo spettacolo“Parolepotere” in scena sabato al pergolesi in prima nazionale.
dal "Corriere Adriatico" dell' 8 gennaio 2012
La grande solidarietà di Sirolo per i bambini poveri dell’India
Sirolo - “Parolepotere”, nato da un’idea di Gian Franco Berti, presidente del Centro Studi Piero Calamandrei, è il titolo dello spettacolo che, pur non dissacrante, guarda da un’ottica diversa alla retorica dei 150 anni dell’Unità d’Italia. Lo spettacolo, per la drammaturgia e regia del giovane Simone Guerro, è andato in scena l’altra sera al teatro “Cortesi” di Sirolo, con grande successo. Buon viatico per “prima” e repliche. Applausi e richieste di tornare sulla ribalta per i protagonisti: la bravissima Chiara Caimmi e gli arcinoti cabarettisti jesini “Onafifetti”, ovvero Giovanni Filosa, Pierluigi Memè e Mario Sardella. Un’altra pièce di lusso in questo teatro, piccolo ma – ricordiamo – celeberrimo, che non solo vide l’esordio della grande Valeria Moriconi (anche lei jesina) e ospitò le prove dei più importanti lavori di Franco Enriquez, ma che ha visto transitare, (per spettacoli o incontri culturali) davvero grandi personalità: da Carmelo Bene a Mario Scaccia, da Leo Gullotta a Pamela Villoresi, da Giorgio Albertazzi a Pupi Avati, da Massimo Ranieri a Gabriele Lavia, ad Alessandro Preziosi. Ebbene, questo gioiello di teatro ha ospitato, nella sua anteprima d’esordio, “Parole e potere”, appunto, nell’ambito del progetto “Fare del bene a teatro” che gli amici sirolesi di Milvia Andreucci, la giovane imprenditrice assassinata in India, hanno organizzato. Bruno Orlandini
dal "Corriere Adriatico" del 4 gennaio 2012 Vanno in scena due generazioni
Jesi - Parolepotere. La città si prepara ad assistere allo spettacolo in prima nazionale prodotto dal Centro studi Piero Calamandrei di Jesi, in scena alteatro Pergolesi sabato 14 gennaio alle 21. Una drammaturgia ideata dal presidente del Centro studi Gian Franco Berti che ha trovato corpo grazie all’intuizione raffinata del regista Simone Guerro, giovane e apprezzato talento di Maiolati Spontini. Grandi protagonisti in scena per Parolepoteresaranno gli Onafifetti (alias Giovanni Filosa, Mario Sardella e Piergiorgio Memè) che lontani dal loro onafifettiano cabaret di sberleffo e satira, stavolta vestiranno panni seri e impegnati. Forse, per la prima volta davvero nei loro oltre 40 anni di carriera.
da " il Resto del Carlino" del 4 gennaio 2012 LETTERE DAL CARCERE DI GRAMSCI E FOA
La storia dell'Unità d'Italia raccontata attraverso le lettere struggenti scritte dal carcere dai condannati a morte, tra cui Gramsci, Foa, Settembrini e molti altri. Ilaria Traditi
dal "Corriere Adriatico" del 23 dicembre 2011
"Parolepotere" in scena al Pergolesi Jesi - “Parolepotere” non è solo il titolo dello spettacolo in prima nazionale prodotto dal Centro Studi ‘Piero Calamandrei’ di Jesi in scena alTeatro Pergolesi sabato 14 gennaio alle ore 21, ma è anche un momento di riflessione sulla contrapposizione di due mondi opposti attraverso un secolo e mezzo di storia dei vinti. Il testo, una pièce su idea del presidente del Calamandrei Gian Franco Berti, diventa spettacolo grazie al genio del regista Simone Guerro, la drammaticità degli Onafifetti, il talento della giovane attrice Chiara Caimmi su scenografia di Ilaria Sebastianelli. “Parolepotere si presta a molte letture - spiega Berti - il potere delle parole; le parole contro il potere; chi ha il potere ha anche le parole. In questo montaggio ruvido e in apparenza assurdo, con immagini di benessere e di disperazione, di allegra cecità e patetico appagamento, si confronteranno sulla scena due poli opposti: l'isolamento di una ragazza (Chiara Caimmi) con i suoi problemi dovuti alla giovane età, al precariato e alla solitudine vinta dalla ricerca di un aiuto che non arriva, quasi disturbata dall’appagamento autoreferenziale di tre vecchi che discutono tra loro di una struggente nostalgia (sono gli Onafifetti, nella inedita veste di attori seri). Questo scontro generazionale e di individualità è mediato dalle parole dei grandi 'vinti' della storia della nostra Nazione, attraverso un secolo e mezzo di storia, ovvero i 150 anni dell’Unità d’Italia. Come loro scrivevano dal carcere, la giovane urla al pubblico dalla reclusione della sua stanza senza pareti, libera di una libertà che la uccide”. Lo spettacolo – per il quale il presidente Berti promette sorprese - si rivolge in particolare ai giovani, agli studenti, alle nuove generazioni che spesso il centro studi coinvolge nei convegni e negli eventi. “Come centro studi siamo soggetti al controllo e all’attenzione del nostro presidente onorario Carlo Azeglio Ciampi - aggiunge Berti -. Proprio per questa attenzione, il biglietto dello spettacolo sarà ad un prezzo agevolato per gli studenti (5 euro). Andrò a presentare lo spettacolo nelle scuole superiori.
dalla "Voce della Vallesina" del 18 dicembre 2011
dal "Corriere Adriatico" del 15 gennaio 2012
da "Il Messaggero - Giorno & Notte" del 16 gennaio 2012
da "Il Messaggero - Giorno & Notte" del 15 gennaio 2012
sabato 14 gennaio 2012
dal "Corriere Adriatico" del 09 gennaio 2012 L’altra faccia dell’Unità “Parolepotere” a Jesi. Atteso un ricco parterre di Vip Jesi - Buio in sala. Una voce fuori campo recita alcune frasi tratte dalla Prefazione dei “Malavoglia”: “Solo l’osservatore, travolto dalla fiumana, ha il diritto di interessarsi ai deboli che restano per via, ai fiacchi che si lasciano sorpassare dall’onda per finire più presto, ai vinti che levano le braccia disperate, i vincitori d’oggi, affrettati anch’essi, avidi anch’essi di arrivare, e che saranno sorpassati domani”. da "Il Messaggero" del 30 dicembre 2011
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